Voglio ricordare. E iautare te a entrare dentro i mei ricordi perché diventino anche tuoi. Perché tu possa avvolgerteli attorno e scaldarti al loro fuoco. Simona Vinci
Mi sono svegliato presto, prestissimo. Doccia, zaino, check-out dal hostel e sono uscito. La borsa, l'ho lasciato nell'hostel...molto pessata per portarla con me.
Fuori, il cielo minacciava con piovere, ma io, da volta, ero felice, stavo a Roma, che'altra cosa potreva domandare??
Sono uscito, ed ho deciso di fare l'ultimo giro per le stesse posti che aveva visto il Martedi. Caminavo con un male nel mio ginocchio, ma non fermava mai, non si doveva fermare. Adesso penso, e mi dico che sono stato un cazzo per non avere rimasto cinque minuti in silenzio, tranquilo, assorbendo la cittá, tenendola detro di me. Ma non, non ho smesso la mia passegiata, e, nuovamente, l'ho caminata tutta!
Mi ha telefonato Ang, e abbiamo detto di rincontrarci sull' Colosseo.
Pioveva. E pioveva molto. La gente mi sembraba spaventata, al riparo della pioggia, cualquno correva, altri, come io, eravamo in pace, perdendosi sulle belle strade nascoste che diventavano piú griggi mentre il giorno trascorreva. I turisti sono scomparsi. Non c'era nessuno. Solo stavo Io.
Non mi ricordo come ho fatto, ma sono arrivato al Colosseo. Sono salito le scale e l'ho visto. Angela mi aspettava giú, sotto la pioggia, con un'ombrello ed un sorriso.
abbiamo cominciato a caminare. Come con Simone e Murat, due giorni senza vederci sembravano anni. Penso che questo succede dopo di vivere molto tempo stando sempre con una persona.
Prima, siamo andati alla sua Universitá. Mi ha sembratto vechissima, ma aveva un'aria speziale, aveva storia, diversa dal Itba, dalla TU/e. C' abbiamo incontrato con due amici di lei, e mentre loro parlavano io tratavo di capire quello que stavano dicendo. Confesso che me l'ho fatta abbastanza bene.
Dopo, abbiamo mangiato un dessert tipico Sicliano, aveva Ricotta e chips di ciocolatta.
Il giro ha continuato sulla via dei fori Imperiali, dopo il Ghetto, Pantheon e finalmente al Colosseo. Ho comprato un livro, per sua raccomandazione "IN TUTTI I SENSI COME L'AMORE". Bellissimo libro. Infatti, la frase che ho messo nel comienzo di questo post é stata scritta per L'autrice di questo libro, Simone Vinci
Quell'giorno con Angela é stato bellisimo, único. Abbiamo parlato di un sacco di cose, la famiglia, quello che ci piaceva da Roma, la sua vita a Roma, la mia vita a Buenos Aires, la vita dopo l'Erasmus, il futuro...tutto tutto. Se si facceva il silenzio,non era un problema. Per me Ang é una persona con la che da volte non bisogna parlare per potere comunicarse. (Riflessione personale: Da volte Il silenzio dice piu cose che le parole). Abbiamo trovato infinite cose in comune tra noi e tra la nostra cultura. Ho visto Roma come voleva vederla, tra le sue occhi.
Abbiamo preso la sua macchina, ed abbiamo tornato all'hostel. Ho preso lo zaino e siamo andati a un'altro quartiere romano che io non conosceva: San Lorenzo. Tipico quartieri studiantile, con le strade piccole e pieno di bars, pubs e trattorie. Ci abbiamo seduto sulla piazza di San Lorenzo, da fronte a una chiesa, non potreva essere di un'altro modo.
Mentre aspettavabamo a Simone, ci hanno offerto herba." HERBA VI SERVE???" pffff.
Simo é arrivato con un amico e le 4 siamo andati ad una tipica trattoria romana. Non mi ricordo come si chiamava, ma ho mangiato come un re. Tutto tutto é stato ottimo!! Primo, secondo, carne, postre, caffé, mazzacaffé...c'e l'ho mangiato e bevuto tutto. Dopo, una birra. Mia ultima birra a Roma. La mia ultima birra con Simone. Dal bar alla macchina d'Ang, ci abbiamo messo tutti nel Smart di Simone. Un' esperienzia unica.
L'addio con Simone é stato orribile. Quello é stato il vero addio, perche nessuno sa quando ci vedremo. Sempre dico le stesse parole, e faccio la stessa promessa di tornare, di scrivere. Su di me, cresce una negazione, e divento un idiota che sembra forte indifferente.Io sempre le dico, ma non le seguo mai. Questa volta, questo viaggio in generale, ho deciso di mantenere le mie promesse. Il tempo vedrá se potró farlo.
Angela ed Io siamo tornati a casa sua, non mi ricordo il nome de dove avitaba, ma so che era sulla spiaggia (SI, ROMA HA SPIAGGIA...É PERFETTA!!). Ho conosciuto al suo cane, gigante.
Sono andato a letto. Ma non ho dormito molto. Mi senteva strano, non ero capace di capire quello che stavo viviendo. Nuovamente, quella fascinazione per tutto quello che ho fatto in questo viaggio mi ha invaso. Ma lasciando mia mente in blanco, mi sono dormito. Un' altro giorno perfetto a Roma.
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